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Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del "sito pirata"

Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del "sito pirata"

Il Tribunale di Roma ha ordinato a #Cloudflare di agire contro uno dei suoi clienti, il sito di streaming pirata 'Guardaserie'. Cloudflare è tenuta a disconnettere il sito e a bloccare i nomi di dominio correlati, compresi quelli che saranno registrati in futuro. Inoltre, la società deve condividere informazioni che possano aiutare a identificare l'operatore.

@pirati

https://torrentfreak.com/court-orders-cloudflare-to-block-and-identify-pirate-site-customer-241019/

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16 comments
  • @informapirata @pirati Non avrei mai pensato di dirlo ma... Forza Cloudflare!

    • @devil
      Non so perché qui tutti sono contro Cloudflare. È l'unico servizio fra tutti quelli provati (gratuito per di più nel suo piano minimale) che mi dà ampia libertà di amministrazione fin nei minimi dettagli e una rete di nodi capillare.

      Per dire Sucuri, che ho usato per un po', costa di più, ha meno funzionalità e si ritrova con quattro nodi in croce.
      @informapirata @pirati

      • @nicolaottomano @devil @informapirata @pirati senza avere sotto mano statistiche, azzardo ad occhio che ci sono almeno due problemi con cloudflare, legati al fatto che è diventato un componente importante di come viene acceduto Internet.
        Se ti importa di tutela dei diritti, questo significa che un'unica azienda (della solita silicon valley), vede il traffico di una parte significativa del web, lo vede anche in chiaro facendo da proxy SSL, avendo accesso a statistiche su utenti, siti, e contenuti come nessun altro ente o azienda; a questo aggiungi che tramite i suoi criteri proprietari decide quali utenti e siti sono malevoli, facendo da polizia istantanea. Se poi sei sostenitore/trice del libero mercato, hai un incumbent con pochi o nessun reale concorrente capace di offrire servizi analoghi alle stesse tariffe (gratis?!).

      • @devil
        Cioè, questi sono i datacenter di Sucuri (posizionati anche male sulla mappa, il ché è tutto dire).

        In Africa non c'è un datacenter. In America del Sud solo un Edge CDN in Brasile, così come uno in Australia.

        l'Asia? A parte uno in India ed uno a Tokio, il resto non pervenuto!

        @informapirata @pirati

      • Non so perché qui tutti sono contro Cloudflare. È l’unico servizio fra tutti quelli provati (gratuito per di più nel suo piano minimale) che mi dà ampia libertà di amministrazione fin nei minimi dettagli e una rete di nodi capillare.

        Per quanto mi riguarda uno dei problemi di Cloudflare è la grandezza: gestisce troppi servizi e connessioni e questo, per me ovviamente, non è mai un bene per la pluralità e per la libertà di e su internet.

        Personalmente, quando possibile, preferisco sempre usare alternative alle Big Tech (è un po' più piccola di altre Big Tech ma penso possa rientrare nel calderone di queste ormai).

        Non è ai livello di AWS o Google chiaramente, nemmeno eticamente, ma se posso e riesco a farne a meno io generalmente preferisco.

  • @informapirata @pirati la vedo sempre più dura per il futuro dell'internet italiano.

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