Vergognosa campagna in cui si fa pericolosa #disinformazione sostenendo tra le altre cose che:
- è dovere dei pedoni capire l'intenzione di fermarsi dei veicoli alle strisce pedonali
- è dovere dei ciclisti evitare di farsi investire da chi gira a destra senza guardare
- è dovere dei ciclisti evitare gli sportelli aperti
La prima cosa che mi hanno insegnato a scuola guida è che devi prevedere che quelli che ti stanno intorno faranno sicuramente la cosa peggiore. Non vuol dire che io sia responsabile se uno non mi dà la precedenza, ma un occhio lo butto lo stesso
È un consiglio giustissimo, e in bici può salvarti la vita. Ma non è qualcosa che divrebbe essere al centro di una campagna istituzionale per la sicurezza stradale.
Inoltre in questa campagna si sostiene che la responsabilità sia condivisa tra chi non rispetta il codice e la vittima se non fa la massima attenzione. Esiste qualche caso di qualche sentenza, ma non è la normalità nella grandissima maggioranza dei casi.
Pensate se una campagna contro la #violenzaSulleDonne avesse lo stesso slogan "da vittima passiva ad autore del proprio destino"
E i consigli fossero tipo:
- tratta gentilmente gli uomini e tenta di capire che intenzioni hanno
- evita di vestirti con abiti provocanti e di andare in giro di sera
- se sei vittima di violenza non opporre resistenza per non peggiorare le cose
@rivoluzioneurbanamobilita@energia non capisco, ci sono messaggi simili in tutta europa diffusi (senza polemiche) dalle stesse associazioni ciclistiche.
I messaggi diffusi sono diversi, e chi li diffonde è estremamente importante: le istituzioni hanno delle responsabilità rispetto alla sicurezza (anche stradale). Con questi messaggi le stanno scaricando sui cittadini
@rivoluzioneurbanamobilita@energia veramente la responsabilità attiva fa parte del cds UE fin dal 2016. E vale per tutti gli utenti della strada. L'unica cosa che è imputabile a questa campagna è, appunto, che sia concentrata su pedoni e ciclisti. Ma contando che sono gli utenti più fragili ci può anche stare.