Google ha inserito all’interno di Chromium al momento in via sperimentale una nuova libreria HTML chiamata “Web Integrity API”. Una sorta di DRM, che per molti rappresenta la fine del web libero. Vediamo di cosa si tratta.
Condivido questo articolo poiché penso sia un argomento poco discusso.
Data la predominanza del market share di chrom* (intorno al 75-89% con solo safari e Firefox come alternative) e il fatto che per l’utente medio chrome è internet la cosa non mi stupisce.
La nostra bolla è bella ma siamo una minoranza assoluta.
È triste ma basta parlare con Sloppy Joe per strada e neanche sa cosa sia un browser
Concordo in pieno sul fatto di dover educare le persone. Il problema principale penso sia il disinteresse dell'utente medio verso argomenti del genere, nonostante questi riguardino la vita di chiunque abbia una connessione a Internet.
Il problema reale è che, al momento, è difficoltoso e molto costoso mantenere un browser. Già due decenni fa potevano permetterselo in pochi, ora sono letteralmente in 3... Anche se forse sarebbe più corretto dire 2, visto che Mozilla riceve comunque una buona parte di fondi dallo stesso Google. Persino MS ha rinunciato alla lotta, suvvia.
Il perché ora è così costoso? Se all'inizio si trattava solo di interpretare html "semplice" poi si è aggiunto il css. Poi il js, che però serviva a poco... E ora js che addirittura è l'intero frontend, gestisce il dom e cavolate varie.
La realtà è che servirebbe semplificate tutto questo casino. Ok, fighe le transizioni, figo che se continui a fare il resize di una pagina è responsive, figo che quando cambia l'url in realtà è js che lo riscrive ma sotto sotto fa chiamate api al server per poi riscrivere tutto... Ma forse, dico forse, sarebbe meglio tornare all'idea di servire ai browser documenti il più light possibile in modo che sia più immediato renderizzarli. Non dico di tornare alle pagine statiche con testo nero si sfondo bianco e solo tag ila e img (anche se...), però abbiamo bisogno di fare della vera e propria pulizia (e al diavolo sta moda di electron e pagine web come app native).