Manteniamo internet un posto libero dalle Big Tech con le piattaforme open source.
L'addomesticamento degli utenti Whatsapp e le soluzioni per uscire dai giardini recintati di internet su noblogo:
Per chi non lo conoscesse, WhatsApp è uno strumento che rende facile e comodo aiutare #Facebook a portare avanti la sua missione principale: ottimizzare e vendere all'asta il comportamento umano (conosciuto comunemente come “pubblicità mirata”). Inizialmente ha convinto le persone ad acconsentire a ciò permettendo loro di scambiarsi messaggi di testo su Internet, cosa che era già possibile fare, e combinando un'interfaccia utente facile da apprendere con un marketing di successo. Si è poi esteso a funzioni come le chiamate audio e video gratuite. Le audiochiamate l'hanno aiutato a crescere fino a diventare la piattaforma di comunicazione de facto in molte regioni. Sono sbalordito dalla sua ubiquità ogni volta che visito la mia famiglia: vengo spesso accolto da sguardi quando ricordo loro che non uso WhatsApp.
Teniamo aperte le piattaforme com Matrix, Element, XMPP
Per definizione, non esistono soluzioni facili a problemi difficili. La semplice scelta (o creazione) di una piattaforma che eviti l’addomesticamento degli utenti non è sufficiente se tale piattaforma può cambiare. Il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza: oltre a stabilirci sulla piattaforma giusta, dobbiamo assicurarci che rispetti i suoi utenti sia nel presente che nel futuro. Mantenere una piattaforma libera e open source è più diretto[1] che mantenerla “aperta”.
@Filippodb Io uso WA veramente poco, giusto perché c'è gente che conosco che utilizza solo quello. È frustrante dover dipendere dagli altri nella scelta delle piattaforme da adottare. Le piattaforme social in generale detengono un monopolio sui loro utenti. Ricordo che qualche mese fa, in Europa, si parlava di rendere obbligatoria l'interoperabilità tra le varie piattaforme di messaggistica istantanea. Sarebbe meraviglioso.
Occhio perché sul principio ci siamo, ma sull'implementazione? Il rischio è che si usi il pretesto dell'interoperabilità per abbassare le tutele sul crittaggio, come sta avvenendo con CSAM.