L'articolo di Orizzonte Scuola non rimanda al link originale su Fanpage (o non ho visto dove). Eccolo qua per riferimento.
Ovviamente ognuno può vedere ragioni diverse per la decisione di questa professoressa (stava invecchiando, non è al passo con i tempi) e sono obiezioni sensate perché la realtà è evoluta e non è facile starne al passo.
A dire il vero, a livello personale, le cose che lei vede che non dovremmo assecondare le trovo invece sensate: la lezione dovrebbe essere interattiva (se possibile) e chiedere intervento degli studenti e (sempre se possibile) il docente dovrebbe fare qualche battuta o raccontare qualche storia ogni tanto per dare tempo agli studenti di riposarsi mentalmente.
È vero però che i social hanno ridotto a pochi secondi lo spettro d'attenzione e quindi è possibile non ci vogliano solo domande e battutine per piacere molto, bisogna essere dei propri showman.
Un mio amico che fortunatamente è estremamente popolare tra gli studenti (e che fa battute e storielle, ma sa anche mantenere l'ordine in classe) mi diceva che vari prof si lamentano di canali come La Fisica Che Ci Piace perché hanno aumentato l'interesse verso la fisica, ma tendono in qualche modo a semplificare troppo.
L'insegnamento con battutine+storielle è molto anglosassone (o almeno l'ho visto spesso lì dal vivo) ed esistente da molto prima dell'avvento dei social e a me è sempre piaciuto, ma non è facile trovare la combinazione giusta ed inoltre cambia di classe in classe (quello che funziona con una, non va per niente con un'altra)
I TED talk sono una serie di conferenze da persone più o meno famose (ma in qualche modo selezionate) che raccontano un punto di vista interessante su qualcosa (tecnologia o altro). Sono ormai tenuti anche in più lingue, anche se la maggior parte è in inglese (eccone uno in italiano come esempio)
I ted sì li conosco anche se non mi ha mai affascinato come format, o forse non ho mai beccato qualcosa di veramente interessante (spesso ho sentito discorsi triti, brodi allungati).
Non sapevo del meme