La maggior parte degli utilizzatori GNU/Linux risponderà affermativamente quando gli si chiederà se il proprio sistema operativo preferito è stabile, ma Stev
In questi casi estremi il fallimento non è un’opzione: qualsiasi cosa accada, bisogna sempre avere il controllo per riportare in brevissimo tempo il sistema in uno stato sicuro e, secondo loro, Linux non ha questa caratteristica poiché non ha:
Dei requisiti ben definiti.
Certificazioni ogni suo singolo driver.
Una cultura della sicurezza e nemmeno una della qualità.
Un micro-Kernel dove i driver vengano eseguiti con i più bassi privilegi possibili.
Specialmente l’ultimo punto, dicono, è praticamente un errore di progettazione, poiché Linux è monolitico e un driver che vada in errore può mandare in crash il Kernel. La cosa può ricordare un po’ la diatriba tra Torvalds e Tanenbaum negli anni novanta.
Dipende dall'ambito, come dicevi. L'aerospaziale ha dei requisiti estremamente stringenti e sacrifica le prestazioni alla sicurezza. Usa(va) un linguaggio di programmazione specifico ( ada ). In ambito spaziale i chip sono progettati apposta. Lentissimi, ma resistenti alle radiazioni. Che il so non sia adatto ci sta.
In realtà il linguaggio che usano è SPARK, che a sua volta è basato sul linguaggio ADA. Inoltre si sta già pensando di sostituirlo con Rust: https://ferrous-systems.com/ferrocene/